FLAVIO FAVELLI

Carlotta Pesce con Cuoghi Corsello

Studio Carlotta Pesce ha il piacere di presentare

CUOGHI CORSELLO Isabella

INAUGURAZIONE Venerdì 29 gennaio 2016 dalle 18.00 alle 21.00
Oratorio dei Santi Cosma e Damiano,
Via Quadri, angolo via Begatto, Bologna

Studio Carlotta Pesce ha il piacere di presentare un nuovo progetto di Cuoghi Corsello, pensato e realizzato appositamente per il suggestivo interno secentesco dell’Oratorio dei Santi Cosma e Damiano a Bologna.

Inseparabili nella vita e nell’arte, Monica Cuoghi, mantovana di nascita, ma bolognese d’adozione e Claudio Corsello, bolognese, vivono e lavorano a Bologna. La loro storia ed il loro sodalizio artistico ha inizio alla fine degli anni Ottanta tra le aule dell’Accademia bolognese e si sviluppa come una favola metropolitana. La loro personalissima ricerca, in costante e dinamica evoluzione, affronta con coerenza modalità di lavoro, tecniche e materiali sempre diversi: dai graffiti tracciati illegalmente sui muri cittadini alla pittura; dalla fotografia alla video arte; dall’assemblaggio di materiali “trovati” alla scultura ed alla performance.

Arte e vita si confondono e si completano in un percorso creativo underground, appartato e radicale, difficilmente inquadrabile e spesso declinato al di fuori dell’ufficialità del mercato e delle istituzioni. Per dodici anni, a cavallo del millennio, abitano fabbricati industriali abbandonati, arredandoli con amorevole cura con materiali ed oggetti di scarto e trasformandoli in laboratori di sperimentazione artistica e luoghi di incontro. Spazi surreali di grande suggestione dove la vita quotidiana era vissuta come una performance, lontana dalle abitudini borghesi come l’acqua corrente ed il riscaldamento.

L’universo poetico e visionario di Cuoghi Corsello, ricco di interrelazioni magiche e fantastiche, è popolato da personaggi che sembrano appartenere al mondo incantato dei cartoons. Prima fra tutti Pea Brain, la celebre paperetta stilizzata che aveva invaso i muri della città di Bologna negli anni Novanta e che è ancora visibile lungo le staccionate che fiancheggiano i binari delle linee ferroviarie. E poi vi sono Suf! e CaneCotto, Petronilla, Nonno Degrado, Schifio, Quadrupede e Bello. Creature oniriche che spesso abbandonano le superfici bidimensionali diventando sculture tridimensionali.