CUOGHI CORSELLO

Carlotta Pesce con Cuoghi Corsello

Isabella

Gennaio 2016

Studio Carlotta Pesce ha il piacere di presentare un nuovo progetto di Cuoghi Corsello, pensato e realizzato appositamente per il suggestivo interno secentesco dell’Oratorio dei Santi Cosma e Damiano a Bologna.

Inseparabili nella vita e nell’arte, Monica Cuoghi, mantovana di nascita, ma bolognese d’adozione e Claudio Corsello, bolognese, vivono e lavorano a Bologna. La loro storia ed il loro sodalizio artistico ha inizio alla fine degli anni Ottanta tra le aule dell’Accademia bolognese e si sviluppa come una favola metropolitana. La loro personalissima ricerca, in costante e dinamica evoluzione, affronta con coerenza modalità di lavoro, tecniche e materiali sempre diversi: dai graffiti tracciati illegalmente sui muri cittadini alla pittura; dalla fotografia alla video arte; dall’assemblaggio di materiali “trovati” alla scultura ed alla performance.

Arte e vita si confondono e si completano in un percorso creativo underground, appartato e radicale, difficilmente inquadrabile e spesso declinato al di fuori dell’ufficialità del mercato e delle istituzioni. Per dodici anni, a cavallo del millennio, abitano fabbricati industriali abbandonati, arredandoli con amorevole cura con materiali ed oggetti di scarto e trasformandoli in laboratori di sperimentazione artistica e luoghi di incontro. Spazi surreali di grande suggestione dove la vita quotidiana era vissuta come una performance, lontana dalle abitudini borghesi come l’acqua corrente ed il riscaldamento.

L’universo poetico e visionario di Cuoghi Corsello, ricco di interrelazioni magiche e fantastiche, è popolato da personaggi che sembrano appartenere al mondo incantato dei cartoons. Prima fra tutti Pea Brain, la celebre paperetta stilizzata che aveva invaso i muri della città di Bologna negli anni Novanta e che è ancora visibile lungo le staccionate che fiancheggiano i binari delle linee ferroviarie. E poi vi sono Suf! e CaneCotto, Petronilla, Nonno Degrado, Schifio, Quadrupede e Bello. Creature oniriche che spesso abbandonano le superfici bidimensionali diventando sculture tridimensionali.